CINEMA
Come scrivo nella sezione precedente, CINEMA e TEATRO sono per me due polarità dimensionali antitetiche della persona attore, in cui in ogni metà è presente il potenziale del rispettivo opposto.
cinema
o teatro
è sempre
acting
(con SOSTANZIALI differenze)
Nel cinema per me tanto più sei bravo quanto più permetti a quell'oggetto intrusivo e meccanico che è l'obiettivo della macchina da presa di entrare e di muoversi negli spazi profondi della tua ombra.
true
is the
artificial
Proprio in relazione alla ricerca del vero nell'artificio, l'impronta del mio lavoro sull'acting, che sia per il palco o per il set, contiene sempre il DNA di una matrice cinema sostanziale: è la gestione consapevole di quello che fai davanti alla macchina da presa che fa la differenza per il cinema.
primary
unit
is the
power
of the
shot
Per conquistare questa differenza devi conoscere gli elementi fondanti del medium cinema: gli shots (inquadrature), la composizione, le disparità sostanziali con l'acting applicato alla dimensione teatrale.
SE SAI
QUELLO CHE FAI
PUOI FARE
TUTTO
QUELLO CHE
VUOI
A titolo di esempio, la prima fra queste differenze per l'attore fra cinema e teatro è che il lavoro di acting in teatro è un processo di ricerca profonda, consequenziale e cronologica, che l'attore fa con gli altri in scena con lui e con il regista (una sorta di graduale immersione nella realtà dell'opera); mentre nel cinema, la cui natura produttiva è legata alle più disparate esigenze del set (il cinema è una macchina gigantesca che coinvolge decine di persone e diversi reparti tecnici), molto spesso le scene non sono girate in un rapporto e in un ordine con-sequenziali alle altre (capita spesso all'attrice o all'attore, per esigenze produttive, di dover girare nei primi giorni di set le scene finali che lo riguardano) e il rapporto primario è sempre con l'obiettivo della macchina da presa e non con gli altri attori sul set, perché è l'obiettivo della macchina da presa che immortala il frammento di quella realtà della scena che andrà a comporre, nel montaggio in sequenza con le altre e delle sequenze in atti, il film.
Sostanzialmente, l'attrice o l'attore di cinema non possono contare su un processo lineare di scavo e di ricerca dentro all'opera assieme agli altri sul set; tutto questo lavoro dev'essere obbligatoriamente fatto PRIMA, individualmente e potentemente.
Quando l'attore arriva il primo giorno sul set del film dev'essere già pronto anche se la scena che deve girare è una delle ultime che lo riguardano nel copione (mi è capitato che, per esigenze di disponibilità della location, dovessero girare la scena della mia morte il primo giorno di set).
AGAIN
& AGAIN
& AGAIN
Altra differenza sostanziale fra CINEMA e TEATRO è che in teatro le cose le fai una sola volta per replica, perché la vicenda si dipana dal vivo davanti agli occhi degli spettatori; in cinema la stessa scena la devi fare più volte in almeno 4 diverse inquadrature base (shots): un master, campi medi o primi piani, controcampi e piani d'ascolto, dettagli; e di norma le inquadrature sono di più .
Facendo un esempio: calcolando 5 take diversi per ognuna delle 4 inquadrature base, l'attore o l'attrice dovranno rifare la stessa scena 20 volte: dovranno farla sempre al massimo delle loro possibilità (se un movimento di macchina è sporco, o ci sono un problema di luce, di fuoco o di edizione, regista e montatore scarteranno sicuramente quel take di inquadratura, non importa se attorialmente più potente), avendo l'accortezza di produrre una qualità di movimento (in ampiezza e intensità) differenti a seconda della tipologia dell'inquadratura (gli stessi movimenti che erano ampi in un totale non possono avere la stessa ampiezza in un primissimo piano), per garantire una continuità di edizione.
Quindi tu, attrice o attore, devi sempre essere AL MASSIMO in ogni take, perché NON SAI quale dei take che girerai sarà inserito nel montato finale del film.
ACTING
IS THE MOST
DIRECT
ART
Il tuo presente deve sempre essere al massimo, pieno, pulito, stupefacente, senza passato o futuro, nel QUI E ORA.
you act
with your
soul
Per questi importanti motivi (e molti altri che non starò ad esporre qui), ritengo che quella solidità solitaria consapevole, indispensabile all'attore per affrontare la dimensione del set prima che sia battuto il primo ciak, va CONQUISTATA e FONDATA nella PRATICA TEATRALE, che è un percorso di scavo e di ricerca nel presente: l'ACTING PER IL TEATRO DI HANGAR contiene una naturale vocazione al CINEMA, perché, per cercare il vero nell'artificio, insegno a trovare il presente fuori da passato e futuro, ad agire prima di pensare, a fare acting e a non recitare.
A titolo di altro esempio, oltre alla ricerca di umana, profonda consapevolezza della persona attore davanti all'obiettivo della macchina da presa, sul piano tecnico le lezioni di ACTING CINEMA in HANGAR riguardano la gestione consapevole di questi elementi (ed altri ancora):